"Il
dovere della veritá é uguale nelle piccole cose come
nelle grandi...", cosí scriveva Aurelio Navarria
ne La Sicilia del 13 Nov. 1948. Ed é per questa ragione
che abbiamo voluto riproporre qui l'interrogativo ancora
lungi da soluzione: Verga é nato a Vizzini o a Catania?
Da quanto scriveremo, lasciamo "l'ardua sentenza" ai
lettori. Nella primavera del 1840 infierí in gran parte
della Sicilia un'epidemia di colera, che con ogni probabilitá
costrinse i Verga a trasferirsi dalla casa propria di
Catania a Vizzini, e precisamente nel podere di Tiepidi,
nel cui vasto caseggiato non mancavano comoditá e provviste.
Questa ipotesi non é priva di fondamento, ma anzi la
piú attendibile; se si considera che la famiglia era
solita trascorrere lì, oltre il periodo di villeggiatura,
anche il tempo sufficiente a scampare i pericoli delle
ricorrenti pestilenze e delle agitazioni rivoluzionarie.
La madre dello scrittore, Donna Caterina di Mauro, era
in attesa del figlio per la seconda metá di ottobre;
senonché Giovanni nacque settimino a Tiepidi. Lo stesso
Verga in una lettera del 1916 scriveva di non sapere
bene se fosse nato ad agosto o a settembre del 1840.
Dunque non é affatto strano che il padre Don Giambattista
Verga-Catalano, abbia commesso un' azione illecita,
dichiarando come nato a Catania il figlio, considerati
anche il periodo storico e l'estrazione sociale dei
Verga. Quando il colera aveva cessato di insidiare Catania
e si era diffuso nell'abitato di Vizzini, approfittando
anche delle migliorate condizioni della puerpera, i
Verga si affrettarono certamente a ripartire, forse
portando con sé anche il parroco Orlando di Vizzini,
che avrebbe battezzato il neonato a Catania l'otto settembre
1840, come chiaramente risulta dall'atto. Molti anni
piú tardi, Verga in una dedica all'amico Capuana, scriveva:
"A Luigi Capuana da Mineo, Giovanni Verga da Vizzini
o quasi, villani entrambi". Un'affermazione alquanto
sospetta, che non avrebbe fatto se fosse nato a catania.
Verga nacque pertanto a Vizzini da padre vizzinese,
vi trascorse lunghi periodi presso gli zii paterni,
dai suoi luoghi e dai suoi personaggi umili trasse ispirazione
per i capolavori letterari, che tutti conosciamo. |