Vizzini
offre l’opportunitá di piacevoli passeggiate
lungo le pittoresche viuzze del centro storico,
alla scoperta del suo ricco patrimonio artistico,
fra chiese, palazzi e i luoghi che ispirarono
la fantasia letteraria del Verga. Uno fra
i piú insigni monumenti della cittá
è la Chiesa Madre dedicata al Patrono
San Gregorio Magno, con uno splendido portale
gotico-catalano del XV secolo. All’interno,
sono presenti diverse opere, fra cui spiccano
due tele seicentesche di F. Paladini e un
prezioso trittico del XV sec. La Basilica
di San Giovanni Battista, con la sua imponente
facciata barocca, è la piú grande
chiesa della diocesi ed è impreziosita
all’interno da un grandioso organo di gusto
rococò. Ma indubbiamente la piú
importante opera d’arte a Vizzini è
la Madonna bianca del grande scultore Antonello
Gagini, datata 1527, che si conserva nella
Chiesa di Santa Maria di Gesú. Percorrendo
via Roma, delimitata da un’elegante balconata
del Fichera sulla quale si affaciano i palazzi
nobiliari, si raggiunge Piazza Umberto I dominata
dalla mole del Municipio, in stile neoclassico,
e dalla casa dove soggiornava a lungo G. Verga.
Ed é fra ricche chiese barocche ed
eleganti case patrizie, che vivono ancora
quei luoghi umili che il Verga ha reso immortali
nei suoi capolavori: nella teatrale piazzetta,
dove fanno da quinte la chiesa di Santa Teresa
e l’osteria della ‘Gna Nunzia, Alfio e Turiddu
si scambiarono il famoso bacio della sfida
e solo a pochi passi troviamo le case di Lola
e di Santuzza; mentre il tragico epilogo della
vicenda si compie tra i fichi d’india del
vicino borgo della Cunziria. Dei numerosi
luoghi che rievocano il Mastro don Gesualdo,
particolarmente suggestivo è il palazzo
barocco della sfortunata protagonista, Bianca
Trao. Attualmente il museo dell’immaginario
verghiano raccoglie diversi cimeli e testimonianze
legate alla vita e all’opera del grande scrittore. |